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Cambiare Rotta
Lug 20, 2023 @ 09:30 - Ott 1, 2023 @ 19:30
Libero
Partecipa al terzo evento della prima edizione di SALUTE! Festival del Volontariato e delle Medicina umanitaria: Cambiare Rotta.
La mostra fotografica, ospitata a La Feltrinelli di Trieste, è curata da Valentina Masotto e Gianni Zudetic, con le immagini scattate da Gianni Zudetic.
Il reportage è stato realizzato durante la visita all’Elikopter Camp di Velika Kladuša in Bosnia Erzegovina.
Cambiare Rotta
Da anni, ogni giorno, nella città di Trieste arrivano centinaia di persone attraverso la cosiddetta “rotta balcanica”. Nel 2021 abbiamo deciso di recarci all’Elikopter Camp di Velika Kladuša in Bosnia Erzegovina per poter “vedere con i nostri occhi” i racconti delle persone che nel tempo abbiamo incontrato.
A uno sguardo superficiale poteva essere descritto come un accampamento di tende, un luogo provvisorio, di passaggio prima di rischiare la vita nei famosi game nel tentativo di raggiungere l’Europa degli agognati diritti. Da uno sguardo che voleva vedere al di là dell’instabilità e della provvisorietà di quelle tende questo campo rappresentava uno spaccato della profonda resilienza e fierezza delle persone costrette a fuggire dalle loro case: il luogo simbolo del loro rifugio, della loro sicurezza, della loro intimità. Queste persone sono costrette a cambiare casa ma il loro concetto di casa non cambia.
Dopo ogni game over* – ed essere spogliate fino alla loro più intrinseca intimità e coscienza – queste famiglie tornavano alla loro casa e trovavano la forza di dare il “senso di casa” ai loro figli: le madri riprendevano a cucinare, i bambini e gli adolescenti, nonostante gli abiti logori e i volti divenuti in fretta adulti, riprendevano a giocare. Dolore e resilienza si leggono ripetutamente negli occhi di queste persone: il dolore di vivere quotidianamente questi trattamenti inumani e degradanti e la resilienza nel rialzarsi e riappropriarsi della loro vita dopo ogni caduta.
Le fotografie in mostra non vogliono essere il tentativo di narrare quello che tutti, purtroppo, sappiamo accade nel lungo viaggio attraverso la “rotta balcanica” ma, piuttosto, quello di provare a “cambiare la rotta” della narrazione e vedere con occhi diversi le persone che ogni giorno incontriamo nella nostra città. Sono uomini, donne e bambini come tutti noi che hanno il sogno di essere riconosciuti nella dignità propria di ogni essere umano.
Più delle parole sono stati, infatti, i loro occhi a parlarci per ricordarci che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti” e che “il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e i loro diritti, eguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo” (art. 1 e Preambolo Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo).
- Valentina Masotto e Gianni Zudetic
- Fotografie: Gianni Zudetic
[*Il “game” consiste nell’attraversare i confini dei Paesi di transito nel tentativo di raggiungere l’Unione europea evitando fili spinati, barriere, vessazioni, violenze e respingimenti. Come in un videogioco, dove però la posta è la vita stessa delle persone.]
Valentina Masotto
È avvocatessa specializzata nel settore immigrazione e diritti umani, con focus in materia di protezione internazionale e tutela dei minori stranieri non accompagnati.
Collabora con UNICEF nell’ambito di un progetto volto all’implementazione del sistema della tutela volontaria in Friuli Venezia Giulia con il fine ultimo di garantire la tutela effettiva dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dei minori nel loro superiore interesse.
Ha lavorato per molti anni quale consulente legale in Friuli Venezia Giulia per il Consiglio Italiano per i Rifugiati Onlus (CIR ONLUS) con azioni progettuali volte al rafforzamento del sistema di protezione in favore di minori stranieri non accompagnati, richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e della fruizione dei diritti di cui sono portatori.
Lavorando nel contesto della cd. “rotta balcanica”, ha svolto personalmente delle missioni al confine tra Croazia e Bosnia-Herzegovina per “vedere con i suoi occhi” quanto i minori le raccontavano durante i colloqui.
Gianni Zudetic
Nasce a Trieste nel 1983 e la sua passione per la fotografia gli è stata tramandata dal padre.
Dopo la laurea in farmacia, intraprende da autodidatta gli studi sulla composizione fotografica.
Con il tempo ha sviluppato una curiosità particolare per la narrazione e il reportage di viaggio.
Il suo interesse fotografico si concentra a oggi sull’essere umano e sulla sua condizione sociale in vari contesti geografici. La ricerca di documentare la presenza umana e la sua cultura attraverso i ritratti, ha condotto Gianni negli ultimi anni in vari contesti del mondo.
Ha avuto la fortuna di visitare molti paesi asiatici dove ha documentato la società in realtà critiche come ad esempio il Kashmir e India, ma è nel Medio Oriente e nelle sue contraddizioni che il suo approccio fotografico trova più attenzione.